lunedì 22 agosto 2011

La casa delle ombre lunghe


La casa delle ombre lunghe (House of the Long Shadows)


Titolo originale House of the Long Shadows
Paese Gran Bretagna
Anno 1983
 Durata 100 min
 Regia Pete Walker
Soggetto Earl Derr Biggers
Sceneggiatura Michael Armstrong, George M. Cohan
Fotografia Norman G. Langley
Montaggio Robert C. Dearberg
Musiche Richard Harvey


 Interpreti e personaggi

Vincent Price: Lionel Grisbane
Christopher Lee: Corrigan
Peter Cushing: Sebastian Grisbane
Desi Arnaz Jr.: Kenneth Magee
John Carradine: Lord Grisbane
Richard Todd: Sam Allyson
Louise English: Diana
Richard Hunter: Andrew


Trama

Il giovane scrittore Kenneth Magee accetta la scommessa del suo editore Sam Allyson di scrivere un romanzo in 24 ore; premio: 20.000 dollari. Per questa impresa, per la tranquillità e l'atmosfera necessaria avrà a sua disposizione il vecchio, abbandonato castello di Bllyddpeatwr, nel Galles. K. Magee giunge al castello in una notte di temporale e costata che il castello non è disabitato: vi sono due custodi. Quindi sopraggiunge Mary, la segretaria di Sam Allyson, e poi altre persone per i più svariati motivi. Kenneth e Mary scoprono dei vecchi ritratti della famiglia Grisbane, alla quale apparteneva il castello, e si accorgono che le persone presenti nel castello sono i membri di quella famiglia. E' una riunione domestica per decidere la liberazione del figlio cadetto dei Grisbane, segregato a 14 anni per aver violentato e ucciso una ragazza che ha reso incinta. Quando giungono alla stanza-prigione si accorgono che il prigioniero è fuggito. Si crea allora nel castello un clima di terrore. Le morti si succedono alle morti in un'atmosfera tragica: sono strangolamenti, impiccagioni, avvelenamento col vetriolo ecc.: un vero massacro. Ogni tanto si coglie un riso soffocato che diventa alla fine della strage un'enorme risata, mentre Kenneth e Mary sono inebetiti dinanzi a quelle orrende morti. Compare l'editore Sam. Tutto è un macabro scherzo, per creare l'atmosfera di "suspense" e la tensione adatta a Magee. I morti si rialzano e sfilano dinanzi a Kenneth, il quale ha pur vinto la scommessa con un breve romanzo, riceve l'assegno di 20.000 dollari e lo strappa.
































mercoledì 3 agosto 2011

Bedlam


 Bedlam, film del 1946 diretto da Mark Robson.

                                                                             Cast :
Boris Karloff as Master George Sims 
Anna Lee as Nell Bowen 
Billy House as Lord Mortimer
Richard Fraser as Hannay Glen
Vernon as The Gilded Boy
Ian Wolfe as Sidney Long 
Jason Robards Sr. as Oliver Todd 
Leyland Hodgson as John Wilkes
Joan Newton as Dorothea the Dove
Elizabeth Russell as Mistress Sims
Written by William Hogarth
(A Rake's Progress)
Val Lewton
Mark Robson

                                                                        Full movie







Nel 1760 il manicomio di Bedlam è posto sotto la guida del sadico Sims. Questi si diverte a organizzare spettacoli i cui protagonisti sono gli ammalati della clinica. Nell Bowen vorrebbe denunciare la cosa pubblicamente, ma, grazie ai suoi intrighi, Sims riesce a farla interdire e internare come pazza. Ma i malati, colpiti dalla naturale grazia di Nell, si ribellano contro Sims e finiscono persino con l'ucciderlo.



martedì 2 agosto 2011

Rapsodia Satanica


Era il 1915 quando le parole di  Fausto Maria Martini  incontrano le note di Pietro Ma scagni.  Alba d’oltrevita  è il poema  da cui viene tratto Rapsodia Satanica, film che Mascagni accompagna con la sua musica.
La pellicola venne diretta dal regista Nino Oxilia, mentre l’interprete principale era la bellissima Lyda Borelli .
La storia ci riporta al Faust, ma tutto al femminile. La contessa Alba d’Oltrevita stringe un patto con Mefistofele, in cambio della, ormai, perduta giovinezza, è disposta a rinunciare all’amore. Ecco però che Satana ci mette lo zampino e , la bella Alba, fa perdere la testa a Sergio che, sentendosi respinto, si uccide, mentre la contessa si concede al fratello del povero suicida.
Il tutto, inutile dirlo rende il Diavolo felice, mentre Alba d’Oltrevita si pente d’aver  stretto quel patto, ma oramai è troppo tardi.